timo

Thymus

 

Il timo è conosciuto sin dall’antichità, non solo quale erba aromatica, ma come conservante naturale,  per le sue proprietà antisettiche e battericide.

Gli Egizi usavano il timo come ingrediente base per l’imbalsamazione dei defunti. Utilizzato nell’antichità al posto dell’incenso, durante i riti propiziatori e le offerte agli dei, venivano bruciati rametti di timo.

Il suo nome scientifico thymus deriva dal greco “forza”, si presume ne indichi il vigore che la pianta donava se odorata, tanto che i soldati romani si immergevano in acqua e timo prima di andare in battaglia. Anche nel Medioevo era simbolo di coraggio e forza interiore: le nobildonne dell’epoca decoravano e ricamavano i loro scialli con foglie e rametti di timo, per poi regalarli ai cavalieri in partenza per le crociate.

Il timo era anche citato nell’editto di Carlo Magno, in cui ne ordinava la coltivazione nei giardini erboristici dell’impero.

 

Coltivazione

Il timo è un piccolo cespuglio sempreverde, con piccole foglie aromatiche. Indigeno del bacino Mediterraneo, dove cresce spontaneo su aridi pendii collinari, il timo richiede terreni ben drenati e una buona esposizione al sole. La raccolta avviene prima della fioritura e successivamente si procede all’essiccazione. Esistono un centinaio di varietà di timo, ciascuna con lievi differenze aromatiche.

 

Note aromatiche

Caratterizzata da note speziate, calde e canforate, che richiamano chiodi di garofano e menta, con un retrogusto pulito e pungente.

 

Note gastronomiche

Il timo è un’erba aromatica molto utilizzata in Occidente e nel Medio-Oriente. Come molte altre erbe conserva il suo aroma durante lunghe e lente cotture, usata con parsimonia esalta il gusto degli altri aromi senza coprirli. Negli stufati si combina bene con la cipolla, vino rosso e birra. Il timo è divenuto indispensabile nella preparazione di stufati della tradizione francese come il cassoulet o il pot-au-feu, ma anche in quella spagnola e latino-americana in cui viene combinato al peperoncino. Molto utilizzato nella cucina Creola e Cajun della Luisiana, nel jumbo e jambalaya. Si abbina bene al pepe della Giamaica, lavanda, maggiorana, noce moscata, paprika.

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